Halloween è alle porte ed ecco spuntare sul web moltissimi articoli a tema.
In particolare, ho trovato molto interessante questo pezzo della barbaricina Natascia Talloru, che ci porta direttamente in Sardegna:
Ancora oggi in questa bellissima isola, tra il 31 ottobre e il 2 novembre, i ragazzi percorrono le vie dei paesi con una sacca o una federa, bussano di porta in porta e, recitando filastrocche in lingua sarda, ricevono doni offerti con l’intento di “tenere a bada” i defunti, che, in questi giorni, tornano nelle loro dimore, abitate durante la vita terrena.
All'esterno le case vengono addobbate con le zucche che, private della polpa interna, assumono le fattezze di un volto umano, e illuminate da una luce, tracciano alle anime la via del ritorno.
La zucca sostituisce, pare, un antico rito, praticato sia in Sardegna che in Corsica, secondo il quale venivano estratti i teschi dal cimitero per richiamare la pioggia. Riti volti a esorcizzare la paura della morte, con la richiesta, in cambio, del bene delle anime (su bene 'e is animas).
Buona lettura! :)
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